Un dolce momento di spensieratezza, una pausa per liberare la mente e coccolare il palato, un’occasione per condividere chiacchiere e confessioni, l’afternoon tea è un rito che piace e affascina sempre più. E non solo i londinesi!
Curioso di scoprire di più su questo delizioso rituale? Sei nel posto giusto, allora! Ma cominciamo questo viaggio dal principio.
Le origini del tè
Le notizie sulle origini del tè sono una miscela (è il caso di dire! 🙂 ) originale e unica di mito e storia. Secondo un’antica leggenda, è stato l’imperatore cinese Chen Nung a introdurre l’abitudine di bere il tè come bevanda preziosa per il proprio benessere. Racconti a parte, la storia del tè comincia in Cina, probabilmente intorno al III secolo, quando era impiegato come medicinale. Dai monasteri, in cui era gelosamente consumato dai monaci buddhisti, l’impiego del tè si diffonde poi a tutta la popolazione, fino a che varca i confini dell’Impero cinese e diviene una merce sempre più richiesta nei commerci, al pari delle spezie e della seta.
I primi scambi comerciali avvennero con i paesi più prossimi alla Cina, come il Giappone, la Korea e l’India, per poi espandersi fino alla Russia, all’Afghanistan, alla Persia, all’Arabia, all’Europa e, in particolare, all’Inghilterra, dove agli inizi dell’Ottocento si diffuse tra le classi più agiate della popolazione. Ed è proprio in uno di questi salotti di alto borgo che è nato il rinomato rituale del tè delle cinque. Ecco la sua storia!
Il rito del tè delle cinque a Londra
Era il 1838 e, nei salotti di Belvoir Castle, Anna, la Settima Duchessa di Bedford, sopraffatta da un’implacabile sensazione di affondamento, come lei stessa la definì, decise che era giunto il momento di interrompere l’estenuante attesa tra il pranzo e la cena e di mettere a tacere lo stomaco sofferente per la fame.
All’epoca, infatti, la cena estiva veniva servita non prima delle 20.30 e quella invernale anche dopo, intorno alle 21.00, troppo distante dal pranzo per non riempire in qualche modo il vuoto. Ecco perché la Duchessa pensò bene di interrompere il lungo digiuno pomeridiano e di coccolarsi, tra le 16.00 e le 17.00, nell’intimità delle sue stanze, con una deliziosa tazza di tè caldo accompagnata da pane, burro e pasticcini. Ben presto, questa solitaria pratica di dolcezza si trasformò in una piacevole occasione da condividere con gli amici nel palazzo londinese della Duchessa, dove insieme si gustava il tè con pane, burro e squisite torte e ci si concedeva una rilassante passeggiata nei campi, come riportato negli inviti ufficiali.
Fu poi nel 1900 che la tradizione dell’afternoon tea, il tè pomeridiano, si diffuse anche tra le classi meno agiate di Londra, fino a diventare un rituale particolarmente amato e apprezzato non solo dai londinesi ma anche nel resto del mondo.
Il rito dell’afteroon tea oggi
Esattamente come in passato, anche oggi la tradizione del tè delle conque mantiene intatti i suoi rituali e le sue abitudini. Servito in una tipica teiera di metallo con latte e limone, il tè è accompagnato da tante prelibatezze per il palato, capaci di incantare il gusto e la vista. Solitamente oggi ad affiancare il tè del pomeriggio è il finger food, in particolare tramezzini con salse e salumi, piccoli sandwich al salmone, tartine, focaccine, toast con bacon, ma anche scoones con crema e marmellata, dolci biscotti, meringhe, deliziose torte e tortini alla frutta. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta!
Un momento di benessere e di relax, quello del tè delle cinque, che conquista sempre più le abitudini occidentali quanto quelle orientali e che anche in Italia è oggi particolarmente apprezzato. Fosse altro che per le preziose proprietà benefiche che il tè custodisce.
Curiosità per te
A proposito dei rituali del tè, ti portiamo ora in un viaggio in giro per il mondo e andiamo alla scoperta del rito del tè in Cina e in Giappone. Seguici qui:
- Kung Fu Cha: scopri il rito del tè in Cina;
- Il rito del tè in Giappone: scopri l’affascinante cerimonia zen.
Buona scoperta! 🙂