
Cosa fare a Pitigliano
Girovagare tra le vie del centro storico
Prima di visitare monumenti e musei vi consigliamo di perdervi tra le strade del centro storico di Pitigliano. Sarà amore a prima vista con le viuzze secondarie, i balconi fioriti che colorano i vicoli, gli splendidi belvedere dai quali è possibile ammirare tutta la vallata circostante. Dopo una dolce passeggiata tra gli scorci caratteristici e i paesaggi mozzafiato, sarete pronti ad addentrarvi e scoprire le numerose meraviglie monumentali, per innamorarvi un’altra volta e un’altra ancora.

Visita al quartiere ebraico e alla Sinagoga
Era circa il 1600 quando nel paese di Pitigliano si insediò un’importante comunità ebraica che fece di questo borgo il suo rifugio dalle persecuzioni dello Stato della Chiesa, fino all’unità d’Italia. È nata così “la piccola Gerusalemme” della Maremma, un luogo che nell’arco di 200 anni ha lasciato i segni di un’assidua presenza giudaica, rimasta quasi intatta nelle pareti e dei decori della Sinagoga cinquencentesca.
Entrando nella Sinagoga spiccano subito le epigrafi commemorative in ebraico, la Tevà al centro e sullo sfondo l’Arca santa in legno, l’Aron. A rendere tutto più suggestivo ci penseranno i numerosi lampadari che vedrete nel soffitto ricoperto da antiche scritte bibliche. Nella parte superiore si trova il matroneo, mentre nella parte inferiore potrete ammirare il Bagno Milkve, luogo sacro dove le ragazze giovani potevano purificarsi attraverso il rito del bagno in una particolare vasca ricavata nel tufo.
E non è finita qui. Il viaggio nell’affascinante cultura ebraica continua con il cosiddetto “Forno delle Azzime”, dove venivano sfornati pane azzimo e dolci tipici e infine con la cantina e la macelleria Kascher, dove venivano prodotti vino e carne come da tradizione.
Visitare il Museo Archeologico all’Aperto Alberto Manzi
Non potete saltare la tappa al Museo Archeologico Alberto Manzi, un percorso a cielo aperto suddiviso tra la “città dei morti” e la “città dei vivi”. Un progetto ambizioso e particolare che viene dallo stesso Manzi e risale al 1995-1997, periodo durante il quale quest’ultimo ricopriva la carica di sindaco della città.
Questa iniziativa, nata per preservare il patrimonio ambientale e proteggerlo dagli scavi clandestini, vede ogni giorno centinaia di visitatori addentrarsi in un suggestivo villaggio etrusco quasi a misura d’uomo, alla scoperta della storia di questi luoghi incantati.

Trekking sulle Vie Cave di Pitigliano
Non può mancare il tour alle famose Vie Cave di Pitigliano, strutture giganti scavate nella roccia tufacea dagli etruschi, che oggi rappresentano delle opere uniche e di grande importanza storico-culturale.
Non è noto il motivo per cui siano stati originariamente realizzati ma, a giudicare dalla portata del lavoro manuale, ben visibile soprattutto nella via Cava denominata “Cavone”, devono avere avuto una notevole importanza per l’antica popolazione etrusca: parliamo di circa 40 mila tonnellate di roccia vulcanica estratta per realizzare solo il Cavone.
Camminate lungo questi percorsi e vi ritroverete in un batter d’occhio in un mondo selvaggio dal fascino fiabesco dove antiche incisioni etrusche vengono avvolte da una florida vegetazione di edere, liane, felci e licheni. Un’escursione imperdibile!
Qui sul sito della città di Pitigliano potete trovare molte informazioni utili per organizzare la vostra passeggiata tra le Vie Cave.
Visita al Parco Orsini
Poco lontano dal centro storico, potete inoltre visitare il suggestivo Parco realizzato dai Conti Orsini nel 1500. Qui troverete quello che rimane della meravigliosa Chiesa di San Francesco, distrutta nel 1911 da un incendio, alcune sculture rupestri e una struttura semicircolare di roccia vulcanica nella quale potete accomodarvi per ammirare il paesaggio mozzafiato circostante.
Ma come mai questo parco è conosciuto anche con il nome “Poggio Strozzoni”? Per via del feroce conte Orso Orsini di Pitigliano: la leggenda narra che nell’Ottobre del 1575 uccise sua moglie proprio qui, perché sospettata di infedeltà coniugale.
Un luogo che pullula di un fascino e mistero incredibili e che richiama ancora una volta la memoria storica di una città senza tempo.